GAME OVER

L’impossibilità, per chi proviene da certi paesi, di poter arrivare in Italia e in Europa attraverso canali legali e sicuri di ingresso fa sì che si debbano prendere imbarcazioni precarie e affollate che attraversano il Mediterraneo. La rotta del Mediterraneo centrale è una delle più letali al mondo. 

Può capitare che la barca non regga il lunghissimo percorso via mare e che imbarchi troppa acqua, che il motore vada in avaria, che si muoia in una tempesta che una barca di questo tipo non può minimamente affrontare. Alcune testimonianze parlano di persone che cadono in mare e vengono portate via, che annegano o che muoiono di stenti.

A guidare queste imbarcazioni precarie sono spesso le persone migranti che si trovano sul barcone, senza alcuna esperienza, e che non sanno di rischiare molto di più dell* altr* se si arriva a destinazione.

Nel 2023 l’OIM ha contato almeno 2.271 morti e dispersi solo sulla rotta del Mediterraneo centrale (3.041 nell’intero Mediterraneo), con un aumento del 60% rispetto all’anno precedente. Questi dati sono comunque sottostime, e sono impossibili da accertare perché molte vittime non saranno mai individuate e recuperate. Solo negli ultimi dieci anni, dal 2014, nel Mediterraneo centrale sono morte quasi 30.000 persone.